“Ho notato che in campo ci sono 2 squadre: curiosamente con la stessa maglietta e tutte da 11 giocatori; un solo pallone, 2 porte difese da un solo portiere e un allenatore per squadra. Inoltre, Marco, è incredibile che le bandierine sono proprio nei 4 angoli del rettangolo di gioco, non trovi?!”
Salvatore Bagni, dal latino Sales Vatae Bagna ovvero Vate dei sali da Bagno, è un ex-giocatore di calcio passato alla storia per aver contribuito allo scudetto del Napoli di Maradona, gufando gli avversari di turno. Ormai ex-porta sfiga ufficiale della Nazionale di Calcio Italiana.
La genesi Nato a Hiroshima il 6 Agosto 1945, Salvatore Bagni è figlio di Annamaria Franzoni e il sosia di Roberto Calderoli. Concepito senza peccato il giorno di Halloween in una Beauty Farm durante una lampada a raggi UVA, motivo che spiega la sua impeccabile abbronzatura, il Bagni sin dagli albori denota una straordinaria dote di portasfiga.
Il giorno della sua nascita Hiroshima fu rasa al suolo dalla Bomba H, Madre teresa di Calcutta ha abortito, sono nati Simona Ventura e Costantino Vitagliano e l'odierno papa Benedetto XVI, dopo aver sparato ad un gruppo di bambini polacchi, ha optato per la vita religiosa.
La LongobardaAll'età di 6 anni 6 mesi e 6 giorni, incontra Cristiano Malgioglio e Ronaldo che subdolamente lo invogliano a lasciare Hiroshima e trasferirsi a Scorreggio, patria natale dei maggiori esponenti del mondo gay. Molti erroneamente fanno corrispondere questa data al giorno della nascita del Bagni, ma i ricercatori Oral-B hanno dermatologiacamente testato che un'abbronzatura simile a quella di Salvatore Bagni non poteva ottenersi dopo il 1946, anno in cui il padre di Carlo Conti acquistò tutte le lampade a raggi UVA per regalarle al figlio, eliminandole di fatto dal mercato.
All'età di 10 anni il suo tutor Ronaldo e tre sue amiche, si scoprirà in seguito trattarsi di trans, gli regalano un pallone rosa a pois lilla, si scoprirà in seguito trattarsi di un sex toy, con cui Salvatore si cimenta per la prima volta nel tirare calci alle palle, caratteristica che lo accompagerà fino alla morte. Dopo tre anni passati nell' Atletico SDC (Strada Davanti Casa) Salvatore passa ad allenarsi con le giovanili della Longobarda, all'epoca non ancora allenata da Oronzo Canà, ma da un cieco, che vide nel giovane Bagni un talentuoso e promettente giocatore.
In squadra conobbe giocatori del calibro di Gullo, Molinaro e Burdisso, ma il compagno con cui strinse il miglior rapporto fu Crisantemo, che assieme a Speroni formerà lo zoccolo duro della Longobarda del periodo Canà. Bagni contribuì a portare la Longobarda in Serie C1 grazie alla iella mandata all'attaccante avversario, che al 90° sbagliò il rigore che avrebbe costretto la squadra ad un altro anno di C2. Nell'occasione Bagni pronunciò testuali parole: "Non può sbagliare, non sbaglia un rigore da due anni!!".
L'approdo al NapoliA 16 anni il talentuoso nippo-romagnolo venne scoperto da Luciano Moggi che lo volle al Napoli. La città, notoriamente scaramantica, lo accolse con tre tonnellate d'aglio, 20.000 cornetti portafortuna e un'autobotte contenente Acqua Benedetta "Trapattoni Gran Reserva" del 1950. Alla presentazione ufficiale dichiarò: "Vengo al Napoli per regalargli lo Scudetto". Nonostante i gesti scaramantici il Bagni portò alla retrocessione in C1 la squadra partenopea, e augurando al Torino buona fortuna per la trasferta di Coppa UEFA, fece precipitare l'aereo che trasportava la squadra granata causando la morte di tutti i giocatori.
Il direttore sportivo, per mezzo di una lettera anonima scritta con ritagli di giornale, mandò Bagni in prestito per allontanare la sfiga dalla società. Dopo tre anni in prestito al Vernole, Acaya e all'Habemus Papa Waigo, Bagni decise di ritirarsi dal calcio giocato e dedicarsi al golf su spiaggia. Appresa la notizia il presidente del Napoli per festeggiare la scampata tragedia, decise di acquistare Maradona.
Gli anni del Golf su spiaggiaMilita nel Nanto, squadra di serie A2 del campionato di Golf su spiaggia, con soddisfacenti risultati. Chiamato dal CT della Nazionale di Golf da tavolo Roberto Donadoni a sostituire il sostituto dello stuntman che doveva sostituire l'ultimo dei panchinari, Bagni si presenta in sala stampa vistito di nero con un mazzo di crisantemi e con la voce rotta dall'emozione esclama: "Sono felice di prender parte alle Olimpiadi in veste di rappresentante italiano del gioco più bello del mondo".
Una serie di sfortunati eventi vollero che nel giorno dell'inaugurazione, la sala dove erano riuniti tutti i giocatori del mondo di Golf su spiaggia escluso il Bagni che era in bagno, sparì a causa di un sacrilegio mandato per sbaglio da un giovanissimo ed inesperto Mago Silvan. Fu così che scomparse dai giochi olimpici e dalla memoria storica il giuoco del golf su spiaggia.
Il ritorno al calcio e lo scudettoBagni, non riuscendo a starsene con le mani in mano, chiese al presidente del Napoli Ferlaino di essere riammesso in rosa. Dopo 17 mesi dunque Bagni tornò ad allenarsi con il Napoli agli ordini di Mr. Bianchi, che gli ritagliò un ruolo congeniale. Panchinaro sinistro porta-sfiga con casacca numero 17.
13 partite giocate, nessun gol ma una miriade di gufate ai danni degli avversari contribuirono enormente, probabilmente anche più dei gol di Maradona, allo scudetto degli azzurri. Bagni nello stesso anno vinse anche il premio come miglior gufatore in Camposanto e il premio Marco Masini.
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