Amici, sveglia. C’è il Terzo Polo di centro e non ne sapete niente? Se è così, occorre fare il mea culpa. Lo recitiamo tutti insieme: tre avemarie e quattro padrenostri, ma non di più per ottenere l'assoluzione, perché non si tratta di un peccato grave. Non sapere che esiste il Terzo Polo di Centro è peccato veniale, a meno che non sei della partita e sei costretto a cercare ogni cosa che possa servire per affrontare la campagna elettorale con le cartucce disponibili, anche quelle scariche.
E che te ne fai delle carticce scariche? Direte. Giusto, ma pensateci per un momento: è come avere in mano la pistola ad acqua, costruita in modo da sembrare pistola vera. La punti contro qualcuno e ti può succedere due cose: che l’altro, spaventato, scappi o faccia quello che gli chiedi; che l’altro si armi, a sua volta, di pistola (vera) e di coraggio e ti ammazzi. O ti colpisca di striscio, nel quale caso potresti rispondere con uno spruzzo d’acqua.
E' così anche per un partito. Si arma di pistola ad acqua, sperando nella buona sorte. Il rischio è grosso, ma quando non c'è alternativa bisogna correrlo. Può essere peggio avere accanto alleati che ti sparano alle spalle, no?
Torniamo alla questione, il Terzo Polo di Centro. Che presuppone altri due poli.
E bisogna cercarli: Il primo polo di centro quale sarebbe? Occorre fare un sondaggio o chiedere informazioni fra gli addetti ai lavori.
A nostro parere il primo polo di centro dovrebbe essere il PDL.
Ma non è il centrodestra? Sì, lo è, ma nel centrodestra c’è il centro, non si scappa.
Il Secondo polo di centro? Questo è facile, è l’UDC di Pierferdinando Casini, il partito del “disegno comune” e dell’estremo centro. Appunto il secondo polo di centro è estremo, la qualcosa non significa niente, o meglio, significa che chi sta al centro può raccogliere le “periferie” della società, del mondo. Una cosa così.
Il Terzo Polo di Centro è denominato anche Democrazia Cristiana, perché è rappresentato da un signore, Angelo Sandri, che è l’unico abilitato a fregiarsi del simbolo del vecchio grande partito che governò l’Italia per più di mezzo secolo. Avvilente, vero?
La storia politica fa di questi scherzi, bisogna portare pazienza.
Perché mai si è saputo dell’esistenza del Terzo Polo di Centro? Grazie all’iniziativa dell’MPA, il Movimento per l’autonomia di Raffaele Lombardo che, avendo scelto – per amore e per forza – la solitudine ha dovuto ricorrere alla raccolta differenziata per blindare (si fa per dire) la campagna elettorale.
I puntrelli non servono tanto in Sicilia quanto per il resto del Pase.
Dopo la rottura, inopinata, con la Lega e l’apparentamento, temporaneo, con la Destra di Storace, l’MPA ha bisogno di alleati, piccoli o grandi che siano. E il Terzo Polo di Centro, se esistesse, sarebbe di sicuro più congeniale all’MPA di quanto non lo sia la Destra di Storace.
Che cosa si deve fare per campare, anzi: per sopravvivere!
Tanti Saluti. G.
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